Pyro
Pyro, il cui vero nome era St. John Allerdyce, era un personaggio dei fumetti creato da Chris Claremont (testi) e John Byrne (testi e disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avvenne in Uncanny X-Men n. 141 (1981).
Biografia
Confraternita dei mutanti
St. John Allerdyce era un mutante capace di controllare le fiamme, ma non di generarle. Nato a Sydney lavorava come corrispondente estero e scriveva romanzi per adulti, che non avevano molto successo. Quando la terrorista Mystica gli propose di entrare a far parte della Confraternita dei mutanti malvagi, Allerdyce accettò e assunse l'identità di Pyro. All'interno della Confraternita fece amicizia con diversi mutanti tra cui Blob e Valanga. Uno dei primi bersagli della Confraternita fu il Senatore Robert Kelly, sostenitore della causa anti-mutante, ma l'obiettivo fallì grazie all'intervento degli X-Men. Successivamente la Confraternita affrontò diversi supereroi fra cui Spider-Woman (Jessica Drew) e i Vendicatori.
St. John Allerdyce era un mutante capace di controllare le fiamme, ma non di generarle. Nato a Sydney lavorava come corrispondente estero e scriveva romanzi per adulti, che non avevano molto successo. Quando la terrorista Mystica gli propose di entrare a far parte della Confraternita dei mutanti malvagi, Allerdyce accettò e assunse l'identità di Pyro. All'interno della Confraternita fece amicizia con diversi mutanti tra cui Blob e Valanga. Uno dei primi bersagli della Confraternita fu il Senatore Robert Kelly, sostenitore della causa anti-mutante, ma l'obiettivo fallì grazie all'intervento degli X-Men. Successivamente la Confraternita affrontò diversi supereroi fra cui Spider-Woman (Jessica Drew) e i Vendicatori.
Freedom Force
Quando Mystica, in cambio di un'amnistia per i crimini commessi, propose al governo americano l'utilizzo della sua Confraternita, Pyro e compagni, sotto la supervisione di Valerie Cooper, entrarono a far parte di Freedom Force. A quell'epoca Magneto aveva smesso di agire come terrorista e si era unito agli X-Men; la prima missione di Freedom Force fu proprio quella di catturarlo per i suoi passati crimini, ma fu lo stesso Magneto a consegnarsi di sua spontanea volontà. Pyro e compagni riuscirono a catturare anche gli X-Men, ma dovettero lasciarli andare per ordini superiori. Si scontrarono anche con gli Avengers che vennero accusati di essere dei traditori, e si allearono poi con gli X-Men per combattere contro l'Avversario a Dallas. Freedom Force fu inviata anche sull'isola Muir quando questa finì sotto assedio dei Reavers. Qui Destiny, la veggente cieca partner di Mystica, trovò la morte per mano di Legione, e questo colpì profondamente la mutaforma, la quale decise da quel momento di iniziare un doppio gioco contro il governo federale che coinvolse tutta la squadra. Nell'ultima missione della Freedon Force, Pyro e compagni furono inviati in Iraq per liberare un importante scienziato durante la guerra del golfo, Reinhold Kurtzmann, ma le cose non andarono per il meglio e i mutanti furono tutti catturati dai terroristi della Spada del deserto. Pyro, dopo aver sconfitto Veil, fuggì eliminando nel frattempo anche lo scienziato per cui era stato inviato in missione.
Quando Mystica, in cambio di un'amnistia per i crimini commessi, propose al governo americano l'utilizzo della sua Confraternita, Pyro e compagni, sotto la supervisione di Valerie Cooper, entrarono a far parte di Freedom Force. A quell'epoca Magneto aveva smesso di agire come terrorista e si era unito agli X-Men; la prima missione di Freedom Force fu proprio quella di catturarlo per i suoi passati crimini, ma fu lo stesso Magneto a consegnarsi di sua spontanea volontà. Pyro e compagni riuscirono a catturare anche gli X-Men, ma dovettero lasciarli andare per ordini superiori. Si scontrarono anche con gli Avengers che vennero accusati di essere dei traditori, e si allearono poi con gli X-Men per combattere contro l'Avversario a Dallas. Freedom Force fu inviata anche sull'isola Muir quando questa finì sotto assedio dei Reavers. Qui Destiny, la veggente cieca partner di Mystica, trovò la morte per mano di Legione, e questo colpì profondamente la mutaforma, la quale decise da quel momento di iniziare un doppio gioco contro il governo federale che coinvolse tutta la squadra. Nell'ultima missione della Freedon Force, Pyro e compagni furono inviati in Iraq per liberare un importante scienziato durante la guerra del golfo, Reinhold Kurtzmann, ma le cose non andarono per il meglio e i mutanti furono tutti catturati dai terroristi della Spada del deserto. Pyro, dopo aver sconfitto Veil, fuggì eliminando nel frattempo anche lo scienziato per cui era stato inviato in missione.
Virus Legacy
Tempo dopo Toad gli propose di entrare in una nuova formazione della Confraternita dei mutanti, che venne sconfitta da X-Force e successivamente da X-Factor al servizio del governo americano. Alla fine Pyro si ammalò di Virus Legacy e iniziò una disperata ricerca per trovare una cura alla sua malattia, che nello stadio più avanzato iniziò a causargli anche seri prolemi mentali. Quando venne catturato dalla polizia e condotto in un ospedale per essere curato, incontrò la dottoressa Cecilia Reyes, che in un momento di pietà gli consentì di fuggire. Qualche mese dopo, cercando di sfuggire a Cerebro, il computer rintraccia-mutanti degli X-Men divenuto senziente dopo gli eventi di Operazione: Zero Tolerance, Pyro non riuscì più a controllare i suoi poteri e devastò il Nebraska, attirando l'attenzione di Nick Fury e dello S.H.I.E.L.D., il quale chiese l'intervento degli X-Men per poter catturare il mutante impazzito.
Tempo dopo Toad gli propose di entrare in una nuova formazione della Confraternita dei mutanti, che venne sconfitta da X-Force e successivamente da X-Factor al servizio del governo americano. Alla fine Pyro si ammalò di Virus Legacy e iniziò una disperata ricerca per trovare una cura alla sua malattia, che nello stadio più avanzato iniziò a causargli anche seri prolemi mentali. Quando venne catturato dalla polizia e condotto in un ospedale per essere curato, incontrò la dottoressa Cecilia Reyes, che in un momento di pietà gli consentì di fuggire. Qualche mese dopo, cercando di sfuggire a Cerebro, il computer rintraccia-mutanti degli X-Men divenuto senziente dopo gli eventi di Operazione: Zero Tolerance, Pyro non riuscì più a controllare i suoi poteri e devastò il Nebraska, attirando l'attenzione di Nick Fury e dello S.H.I.E.L.D., il quale chiese l'intervento degli X-Men per poter catturare il mutante impazzito.
Morte
Mystica formò in seguito una nuova Confraternita, di cui Pyro non venne chiamato a far parte, che aveva lo scopo di eliminare una volta per tutte il Senatore Kelly, candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Allerdyce, conscio delle ripercussioni sui rapporti umani-mutanti che tale gesto avrebbe potuto comportare, si recò al comizio della campagna elettorale del Senatore, e qui gli salvò addirittura la vita dall'attacco del mercenario Post, utilizzando le sue ultime energie, oramai devastato dal Legacy giunto al suo stadio finale. Pyro morì tra le braccia del Senatore Kelly, che, colpito dal gesto, rinnegherà poi le sue idee razziste contro i mutanti.
Mystica formò in seguito una nuova Confraternita, di cui Pyro non venne chiamato a far parte, che aveva lo scopo di eliminare una volta per tutte il Senatore Kelly, candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Allerdyce, conscio delle ripercussioni sui rapporti umani-mutanti che tale gesto avrebbe potuto comportare, si recò al comizio della campagna elettorale del Senatore, e qui gli salvò addirittura la vita dall'attacco del mercenario Post, utilizzando le sue ultime energie, oramai devastato dal Legacy giunto al suo stadio finale. Pyro morì tra le braccia del Senatore Kelly, che, colpito dal gesto, rinnegherà poi le sue idee razziste contro i mutanti.
Necrosha
Pyro venne resuscitato anni dopo tramite il virus transmodico
della Phalanx per servire nell'esercito della strega mutante Selene,
insieme a molti altri mutanti da tempo deceduti. Sotto il
controllo di Selene ed Eli Bard, Pyro presero parte all'assalto alla nazione mutante di Utopia, dove si erano trasferiti gli X-Men e molti altri
mutanti. Attualmente il destino dello "zombie" di Allerdyce è piuttosto incerto, poichè non è
noto se egli fu tra i mutanti a Genosha che vennero successivamente annientati per
servire come sacrificio di Selene per ascendere alla divinità, o se si
trovasse ancora fra i mutanti resuscitati che riuscirono a fuggire da Utopia.
Poteri e abilità
Pyro era un mutante capace di controllare ed accrescere le fiamme, ma non riuscendo generarle. Egli poteva controllare solo le fiamme prodotte da una fonte esterna, donando loro delle forme semi-solide, generalmente quella di un enorme rapace (simile alla Fenice). I suoi costrutti di "fuoco solido" potevano addirittura trasportare oggetti (ma con il rischio di bruciarli) per lunghe distanze, oltre che riuscire non solo a bruciare il bersaglio, ma addirittura a ferirlo con tagli e lacerazioni. Più le fiamme erano grandi e potenti, maggiore era però la concentrazione che Pyro necessitava per gestirle. Un altro limite dei suoi poteri era rappresentato dalla necessità di avere un contatto visivo costante con le fiamme per riuscire a controllarle, a cui era del tutto insensibile in un raggio di almeno 100 metri; portava spesso un lanciafiamme sulla schiena di cui controllava le fiamme da esso prodotte.
Pyro era un mutante capace di controllare ed accrescere le fiamme, ma non riuscendo generarle. Egli poteva controllare solo le fiamme prodotte da una fonte esterna, donando loro delle forme semi-solide, generalmente quella di un enorme rapace (simile alla Fenice). I suoi costrutti di "fuoco solido" potevano addirittura trasportare oggetti (ma con il rischio di bruciarli) per lunghe distanze, oltre che riuscire non solo a bruciare il bersaglio, ma addirittura a ferirlo con tagli e lacerazioni. Più le fiamme erano grandi e potenti, maggiore era però la concentrazione che Pyro necessitava per gestirle. Un altro limite dei suoi poteri era rappresentato dalla necessità di avere un contatto visivo costante con le fiamme per riuscire a controllarle, a cui era del tutto insensibile in un raggio di almeno 100 metri; portava spesso un lanciafiamme sulla schiena di cui controllava le fiamme da esso prodotte.
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