12 settembre 2013

Magneto

Magneto, il cui vero nome è Max Eisenhardt anche conosciuto come Erik Magnus Lehnsherr, è un personaggio del fumetti creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. Apparso per la prima volta sulle pagine di The X-Men n. 1 (settembre 1963).








Noto anche come Signore del magnetismo, Magneto è un mutante in grado di controllare e manipolare il metallo, e di generare e controllare campi magnetici tra i più potenti ed influenti della terra e nella sua storia editoriale ha ricoperto diversi ruoli tra cui supercriminale, antieroe e supereroe anche se è noto soprattutto come principale nemesi degli X-Men.






Biografia





Origini
Max Eisenhardt nacque in Germania verso la fine del 1920. Sopravvissuto alla Notte dei cristalli, all'ascesa al potere dei Nazisti e all'emanazione delle leggi di Norimberga nel 1939 la famiglia fuggì in Polonia dove venne catturata durante l'invasione tedesca e confinata nel ghetto di Varsavia, dal quale riuscì infine a scappare. Rintracciata la famiglia, i nazisti uccisero il padre, la madre e la sorella, ma Max riuscì a salvarsi, forse grazie al primo manifestarsi dei suoi poteri, e a fuggire per poi, successivamente, essere catturato di nuovo ed inviato ad Auschwitz, dove divenne un Sonderkommando e si riunì al suo amore adolescenziale, la rom Magda, con la quale fuggì durante la rivolta del 7 ottobre 1944. I due si spostarono quindi nella città ucraina di Vinnytsia dove Max assunse l'identità di "Magnus" ed ebbe una figlia assieme alla moglie. Tempo dopo i poteri di Magnus si manifestarono pienamente quando un gruppo di mafiosi ucraini bruciò la sua casa con dentro la figlia Anya. Terrorizzata dalla rabbia del marito e dagli omicidi degli ucraini da lui commessi, Magda si rifugiò in Transia dove diede alla luce i mutanti gemelli Pietro e Wanda (i futuri Quicksilver e Scarlet) prima di morire. Ricercato dalle autorità, Magnus comprò ed assunse l'identità di Erik Lehnsherr. Trasferitosi in Israele, conobbe e strinse amicizia con Charles Xavier a cui non rivelò l'esistenza dei propri poteri (Xavier fece altrettanto) fino a quando non si scontrarono con il Barone Strucker e l'HYDRA. Al termine, Erik realizzò che le visioni sue e di Xavier concernenti il genere mutante e la coesistenza con gli umani erano inconciliabili e decise di andarsene.

Ascesa
Determinato ad impedire che odio e violenza da lui vissuti nei campi di concentramento potessero ripetersi nei confronti dei mutanti, e convinto che essi avrebbero infine ereditato il controllo del pianeta diventandone la razza dominante, Magneto non esitò a ricorrere alla forza pur di proteggere i suoi simili. La sua prima azione criminale avvenne quando attaccò la base americana di Cape Citadel, rubando alcuni missili e pianificando di utilizzarli contro gli umani, prima di venire sconfitto dagli X-Men di Charles Xavier. In seguito Magneto, creato l'Asteroide M, base orbitante in cui accogliere i mutanti per allontanarli dagli umani, fondò la Confraternita dei Mutanti Malvagi, la cui prima incarnazione consisteva in Mastermind, Toad, ed i suoi due figli gemelli (fatto di cui però non era a conoscenza) Quicksilver e Scarlet. Dopo innumerevoli sconfitte da parte degli X-Men, venne catturato dall'entità aliena Straniero che lo portò sul proprio mondo d'origine facendo sciogliere la Confraternita. Riuscì quindi a fuggire e ritornò sulla Terra, dove rimise insieme la Confraternita prima di venire sconfitto dagli Avengers aiutati da un ribelle Toad. Creati i primi mutati all'interno dei confini della Terra Selvaggia, si scontrò con Ka-Zar e gli X-Men; in seguito, dopo aver attaccato New York City assieme a Namor, combatté contro gli Inumani e di nuovo contro gli Avengers, prima di riorganizzare una nuova Confraternita sconfitta dai Difensori con l'aiuto di Xavier. Tempo dopo, utilizzando un'avanzata quanto antica tecnologia recuperata vicino al nucleo della Terra diede vita ad un umanoide artificiale chiamato Alpha. Ribellatosi contro il proprio creatore, Alpha utilizzò i propri poteri per farlo regredire fisicamente all'infanzia; deciso a proteggere l'amico, Xavier lo affidò alle cure di Moira MacTaggart sull'isola Muir. Ritornato adulto, Magneto decide di fermare il proprio processo di crescita anni prima della sua precedente età così da guadagnare una seconda giovinezza. Rimessa insieme la Confraternita affrontò Capitan America e si oppose alla conquista del mondo da parte del Dottor Destino.

 

Redenzione
Venuto a conoscenza che Scarlet e Quicksilver erano i figli di cui Magda era in attesa quando lo abbandonò, Magneto cercò di riconciliarsi con loro quando entrambi erano entrati a far parte degli Avengers, solo per vedersi poi rifiutato a causa delle azioni compiute in passato che spinsero la loro madre ad abbandonarli. Tempo dopo, assieme a Xavier, alcuni X-Men e Vendicatori e numerosi supercriminali venne rapito dall'entità aliena Arcano e portati sul pianeta Battleworld con lo scopo di combattere fra loro in quelle che più tardi vennero definite Guerre Segrete. Durante questo periodo, fra la sorpresa di molti che lo ritenevano un criminale, Magneto combatté a fianco degli eroi. Ritornato sulla Terra, l'arrivo di Warlock sul pianeta distrusse l'Asteroide M sul quale risiedeva facendolo precipitare nell'Oceano Atlantico dove fu soccorso e curato dal capitano Lee Forrester con la quale condivise una breve relazione. Combattuto nuovamente a fianco degli X-Men contro l'Arcano, decise di rimanere con loro e consegnarsi alla giustizia: organizzato un tribunale speciale con lo scopo di giudicarne i passati crimini, il processo venne interrotto dall'attacco dei Fenris, gemelli figli del Barone Wolfgang von Strucker che ferirono gravemente Xavier prima di essere da lui sconfitti. Incaricato dall'amico di gestire la scuola e gli X-Men in sua assenza, Magneto e i Nuovi Mutanti furono vittime dell'Arcano che uccise e riportò in vita gli studenti traumatizzandoli profondamente e preparando così l'entrata in scena di Emma Frost, direttrice della concorrente Massachusetts Academy e Regina Bianca del Club infernale, che con il pretesto di aiutarli li manipolò per farli scontrare con i Vendicatori. Riportato in tribunale, utilizzò uno strumento recuperato dai rottami dell'Asteroide M per far sì che il giudice lo scagionasse da tutte le accuse assolvendolo anche dai suoi passati crimini, cosa che infiammò il malcontento dell'opinione pubblica contro i mutanti in generale. Incapace di prevenire la fuga di Sunspot e Warlock dalla scuola e la morte di Cypher, Magneto vide sempre più crescere la distanza con i suoi studenti accentuata dopo l'apparente morte in diretta Tv degli X-Men. Quando che i Nuovi Mutanti vennero reclutati da Cable per diventare X-Force, Magneto si installò nella Terra Selvaggia dove assieme a Nick Fury, Ka-Zar e Rogue (con la quale intrecciò una breve relazione), cercò di restaurare la pace prima di uccidere la sacerdotessa Zaladane (sorellastra malvagia di un'altra figlia di Magneto, Lorna Dane conosciuta come Polaris) rinunciando così definitivamente a seguire il sogno di Xavier.

Avalon
Stanco dello stato di costante conflitto con i governi umani e i vari gruppi di supereroi, Magneto costruì una stazione spaziale chiamata Avalon, posizionandola in orbita attorno alla Terra dove sperava di trascorrere una vita più tranquilla. Visto come un punto di riferimento attorno al quale raccogliersi per portare avanti la sua dottrina, Magneto fu avvicinato da un gruppo di mutanti noti come Accoliti guidati da Fabian Cortez che lo ammaliò con i suoi poteri facendo in modo che proclamasse Avalon rifugio per tutti i mutanti puntando dei missili nucleari sovietici verso la Terra per garantire la sicurezza di quanti erano a bordo. Scoperto che durante il periodo in cui era stato riportato all'infanzia e preso in custodia da Moira MacTaggert aveva subito delle modificazioni genetiche, rapì la genetista con lo scopo di vendicarsi prima che gli X-Men raggiungessero Avalon per liberarla quasi in contemporanea con l'attivazione di un satellite russo che distrusse la base orbitante. Tradito ed abbandonato da Cortez, rifiutò la proposta di Xavier di mettersi in salvo ed assieme agli Accoliti sembrò morire nell'esplosione. Si scoprì poi che sopravvisse grazie all'aiuto dell'accolita Chrome che lo protesse utilizzando i suoi poteri.

In risposta all'ennesima salita al potere di Magneto ed alla messa in orbita di un nuovo Avalon, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite attivò i "Protocolli Magneto" consistenti in una rete di satelliti in orbita attorno alla Terra con il compito di impedirgli di utilizzare i suoi poteri; in risposta, Magneto generò un impulso elettromagnetico che non solo mise fuori uso la rete, ma anche tutti i dispositivi elettronici del pianeta per qualche minuto costringendo gli X-Men ad intervenire assaltando Avalon in uno scontro nel quale Magneto strappò l'adamantio dallo scheletro di Wolverine, costringendo così Xavier a lobotomizzarlo lasciandolo in stato di coma. Rimasto a bordo di Avalon sotto il controllo del mutante Exodus, durante la successiva distruzione della seconda base orbitante, fu messo a bordo di una capsula di salvataggio diretta verso la Terra dove venne però intercettato da una vecchia nemica Astra (la quale fece brevemente parte della sua prima Confraternita in storie mai narrate), che lo clonò per vendicarsi di lui, riportandolo in uno stato cosciente, fallendo però nel tentativo di ucciderlo. Sconfitto il suo clone, che sopravvisse però senza memoria diventando per tutti Magneto ed entrando a far parte degli X-Men con il nome di Joseph, il vero Magneto assunse l'identità di Erik il Rosso rivelando la parte avuta da Gambit nel massacro dei Morlock facendolo così espellere temporaneamente dal gruppo ed uccidendo l'uomo che creò l'identità di "Erik Lehnsherr" impedendo a Sabra e Garielle Haller (che lo stavano cercando) di scoprire quella vera.

Genosha
Nella saga "Magneto War", Magneto costruì una macchina per amplificare i suoi poteri minacciando il mondo di invertire i poli se non gli fosse stata concessa una nazione in cui la sua specie avrebbe potuto vivere in pace. Benché l'intervento degli X-Men e il sacrificio del clone Joseph per ripristinare il campo magnetico della Terra abbia portato alla sua ennesima sconfitta, l'O.N.U. dietro proposta di Alda Huxley concesse a Magneto di governare l'isola di Genosha senza però riconoscerla ufficialmente. Governando l'isola con l'aiuto degli Accoliti, fece iniziare una guerra civile con gli umani che in passato avevano brutalizzato la sua specie fino a quando, sconfitte le opposizioni, cominciò a radunare un esercito di mutanti con il quale sottomettere l'umanità. Catturato Xavier per utilizzarlo come simbolo del fallito ideale di coesistenza pacifica, Magneto fu in ultimo nuovamente sconfitto dagli X-Men e ferito gravemente da Wolverine alla spina dorsale.



Xorn
Costretto su una sedia a rotelle ed in via di guarigione per le ferite riportate, Magneto e sedici milioni di abitanti di Genosha vennero sterminati dalle Sentinelle inviate da Cassandra Nova, gemella malvagia di Xavier. Occupato a registrare in una scatola nera gli ultimi momenti di vita dei genoshani per farli così vivere per sempre nell'etere, Magneto viene confermato tra le numerose vittime della tragedia da Polaris che proprio in quel periodo aveva avuto la conferma di essere sua figlia biologica. 



A questo punto la biografia è soggetta a controversie: secondo lo scrittore Grant Morrison, all'epoca autore della testata X-Men, Magneto sopravvisse alla distruzione dell'isola e si diresse in Cina dove creò l'identità del mutante Xorn (guaritore con al posto della testa una stella ed obbligato quindi ad indossare un elmetto speciale per contenerla; si è poi scoperto che l'elmetto bloccava l'uso della telepatia). Imprigionato dalle forze governative, venne poi venduto agli U-Mani e soccorso dagli X-Men che gli offrirono un posto da insegnante allo Xavier Institute dove li aiutò a sconfiggere un'infezione da Nanosentinelle e riparare il danno alla spina dorsale di Xavier permettendogli di camminare di nuovo. Durante gli eventi della saga "Pianeta X", distrusse l'istituto, catturò Xavier, conquistò Manhattan uccidendo centinaia di umani, venendo infine decapitato da Wolverine non prima però di aver convogliato tutta la sua energia in Jean Grey causandone la morte.

 


Non volendo dipingere il personaggio di Magneto come un genocida, la Marvel decise poi di ricorrere all'espediente del retconning per spiegare le azioni di quest'ultimo: nella serie Excalibur, Magneto incontrò Xavier fra le rovine di Genosha raccontandogli di come fosse sopravvissuto alla distruzione dell'isola, proclamando che Xorn altri non era che un impostore. Questa tesi è poi stata rafforzata prima dall'apparizione di un secondo Xorn, gemello del primo, che affermava la colpevolezza del fratello per le azioni compiute e poi da un incontro ravvicinato tra Xorn, in forma di pura energia, e lo stesso Magneto.

House of M
Tormentata da visioni riguardanti i suoi due bambini, Scarlet cadde preda di un terribile crollo mentale quando ricordò la scomparsa dei suoi figli ed inavvertitamente cominciò a modificare la realtà portando alla distruzione degli Avengers. Posta in uno stato di coma dal Dr. Strange, venne presa in custodia da Magneto (che rivelò così a tutti di essere vivo) e fu portata a Genosha cosicché Xavier potesse aiutarla anche se con il trascorrere dei mesi lo stato di salute psichico della donna non accennava a migliorare. Riuniti X-Men e Vendicatori, Xavier chiese consiglio su come gestire la situazione e si mostrò sorpreso quando alcuni di essi proposero di ucciderla per impedire che i suoi poteri distruggessero la realtà alimentati dalla sua follia. Deciso a salvare la sorella, Quicksilver pregò il padre di intervenire prima di chiedere alla sorella di modificare la realtà dando vita ad House of M: in questo mondo, tutti i desideri più intimi dei supereroi furono avverati, e i mutanti divennero la specie dominante del pianeta guidati dalla Casata di M, ovvero Magneto e i suoi figli. Grazie a Wolverine (unico a ricordare il mondo come era prima a causa del suo desiderio di ricordare tutto il proprio passato) le memorie degli eroi vennero restaurate, compresa la memoria di Magneto che immediatamente si confrontò col figlio accusandolo di aver fatto tutto questo usando il suo nome; furioso, Magneto uccise il figlio, il quale venne però riportato immediatamente in vita da Scarlet che accusò il genitore di aver sempre messo davanti a loro la sua guerra contro gli umani. Decidendo che non ci sarebbero stati più mutanti, prima di ripristinare la realtà, Wanda pronuncia così un incantesimo che estirpa il gene-X dal 98% dei loro simili. Ritornati a Genosha, gli X-Men scoprirono che Magneto non possedeva più i suoi poteri e Wolverine decise di risparmiarlo punendolo con una vita da "homo sapien".



Attaccato dall'energia mutante residua derivata dall'incantesimo di Scarlet che prese possesso del mutante Micheal Pointer, Magneto venne poi soccorso dai New Avengers durante la battaglia a Genosha. Scoperto che l'energia del Collettivo mutante era sotto il controllo di Xorn, che in qualche modo riuscì a sopravvivere alla distruzione del suo corpo fisico, Sentry la estirpò dai corpi di Michael e Magneto spedendola nel sole. Arrestato dallo S.H.I.E.L.D., l'elicottero su cui Magneto venne fatto salire non fece in tempo a decollare che esplose colpito da un razzo.

Nazione X
Magneto tornò in scena privato dei suoi poteri mutanti, nascondendosi in giro per il mondo. Al termine del crossover "Messiah Complex", dietro richiesta di Exodus, partecipò alla riparazione della mente di Xavier colpito da un proiettile sparatogli contro da Alfiere. Apparso mesi dopo a San Francisco durante i festeggiamenti per il trasferimento degli X-Men nella metropoli californiana, Magneto con indosso il suo vecchio costume, fece mostra dei suoi poteri attivando un gruppo di Sentinelle da esposizione con lo scopo di distrarre gli X-Men mentre l'Alto Evoluzionario lobotomizzava il Celestiale del Golden Gate Park. Scopertosi che in realtà Magneto utilizzava un avanzato esoscheletro per mimare quelli che erano i suoi poteri, gli X-Men arrivarono troppo tardi per fermare l'Evoluzionario che riuscì a fuggire. Tempo dopo, in orbita attorno alla Terra i due sperimentano il potere del Celestiale creando un macchinario che permise a Magneto di riacquistare definitivamente i suoi poteri, benché non sia chiaro se il suo gene-X sia stato riattivato nel processo.

Conscio dunque che il suo tempo e quello di Xavier sono ormai passati, Magneto decise dunque di far visita ad Utopia (l'isola artificiale su cui tutti i mutanti si erano rifugiati), chiedendo a Ciclope di ammetterlo fra gli X-Men e comunicandogli tutta la sua stima per essere riuscito a compiere quello che lui non ha mai potuto, ovvero riunire tutto il genere mutante sotto un'unica bandiera. Attaccati improvvisamente da un gruppo di Predatori X, Magneto ne sconfisse uno prima di cadere preda della spossatezza per l'uso prolungato dei suoi poteri. Ricoverato presso l'infermeria, accettò la proposta dell'X-Club di fungere da dinamo per i motori dell'isola in modo da non farla affondare, convincendo poi Namor a costruire sotto di essa un pilastro che potesse sostenerla ed attorno al quale gli atlantidei potessero ricostruire la loro civiltà. Venuto a conoscenza delle sue azioni, Ciclope gli rinfacciò di non aver seguito la catena di comando e che non avrebbe mai avuto la sua fiducia; amareggiato, Magneto si recò sul monte Tamalpais dove cominciò a meditare per riportare sulla Terra il missile all'interno del quale Kitty Pryde era intrappolata da mesi, vagando per l'universo. Riuscito nella sua faticosa impresa, fra lo stupore generale degli X-Men, cadde in uno stato di coma. Risvegliatosi dal coma all'arrivo della messia Hope Summers su Utopia, Magneto partecipò allo scontro con i Nimrod provenienti dal futuro impegnati a distruggere l'isola.

Dopo aver ripreso la sua antica relazione con Rogue, Magneto sembra essere cambiato ed entra a far parte della squadra Estinzione di Scott Summers dopo lo Scisma interno creato da Wolverine che ha diviso gli X-Men in due tronconi finchè, durante gli eventi di Avengers vs X-Men, non si allea con i Cinque della Fenice tornando al suo stato di estremista della causa mutante. Dopo la sconfitta della Fenice aiuta Ciclope ad evadere dal carcere in cui è stato rinchiuso, fuggendo di nuovo dalla legge e rompendo tutti i legami con Rogue. 

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Poteri e abilità
Il potere di Magneto consiste nel manipolare i campi elettromagnetici e ciò gli permette di controllare vari metalli e non solo. Questa sua abilità si estende fino a livello atomico, cosa che gli consente di creare campi di forza magnetici virtualmente impenetrabili (ha resistito a bombe atomiche, attacchi di she-hulk e thor) a qualsiasi forma di energia all'interno dei quali può sopravvivere anche nello spazio aperto. Molto spesso sfrutta i campi magnetici facendoli entrare in contrasto con gli atomi di ferro nel sangue cosa che gli permette di volare, torturare invertendo i flussi sanguigni, assemblare macchinari o far levitare oggetti ed altre persone. Oltre a ciò è capace di generare impulsi elettromagnetici di qualsiasi forza e deviare la luce in modo da risultare invisibile; ha anche dimostrato di saper creare ponti di Einstein-Rosen per teletrasportarsi, buchi neri, lanciare scariche elettriche, e raggi di plasma.

L'insolita abilità di resistere alla telepatia è stata oggetto di varie speculazioni risultanti in diverse spiegazioni: essa sarebbe garantita dallo speciale elmetto che indossa la cui tecnologia garantirebbe le barriere psichiche che frequentemente utilizza, o un aspetto della sua mutazione che lo porta a far interferire i campi magnetici con le onde psichiche emanate dai telepati, o semplicemente pura forza di volontà applicata assieme agli insegnamenti che gli impartì Xavier. I suoi poteri sono di livello così tanto alto che nemici come Wolverine e Colosso (per le loro caratteristiche metalliche) non possono nulla contro di lui. Non inerente alla sua mutazione è l'incredibile intelletto del quale ha fatto mostra in varie occasioni creando armi, stazioni spaziali o esseri viventi attingendo alle sue conoscenze di ingegneria, fisica e genetica.





 

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