Jean Grey
Jean Grey-Summers, più nota come Jean Grey è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. Apparsa per la prima volta come sulle pagine di X-Men n. 1 (settembre 1963), Jean è una supereroina, una mutante di livello omega, appartenente al gruppo degli X-Men, di cui è stata una dei primi membri per poi co-fondare X-Factor.
Durante la sua storia editoriale, ha cambiato spesso nome in codice iniziando con Marvel Girl, passando a Fenice
e Fenice Nera dopo essersi fusa con l'omonima entità cosmica, giungendo
infine ad adottare Fenice Bianca, dopo aver salvato e riscritto la
storia dell'universo. Caratteristiche del suo personaggio sono quelle di
contare il più alto numero di morti e resurrezioni nella storia del
gruppo mutante, e quella di essere un'importante figura di riferimento
nella vita di tutti coloro che le sono stati accanto.
Biografia
Origini
Nata ad Annadale on Hudson, New York, dai coniugi John ed Elaine Grey, come tutti i mutanti, i poteri di Jean comparvero durante l'adolescenza, anche se nel suo caso in maniera esplosiva: all'età di dieci anni, infatti, fu testimone della morte della sua migliore amica, Annie Richardson, travolta da un'auto e morta fra le sue braccia; Jean fu investita da tutto il dolore e la sofferenza dell'amica e, traumatizzata da questo insieme di emozioni e dai suoi nascenti poteri, fu inviata in cura dal professor Xavier, con il compito di aiutarla nel controllo dei suoi doni. Durante una delle loro sedute con Cerebro, Jean riuscì a sentire, all'interno dell'orfanotrofio in cui era ospitato, un giovane e disperato Scott Summers e tramite i suoi poteri ne toccò la mente in modo da lasciare un suo ricordo. Realizzando che la giovane non sarebbe stata in grado di gestire l'elevato potenziale della sua mutazione, Xavier bloccò telepaticamente i suoi poteri facendo in modo che si sviluppassero naturalmente.
Nata ad Annadale on Hudson, New York, dai coniugi John ed Elaine Grey, come tutti i mutanti, i poteri di Jean comparvero durante l'adolescenza, anche se nel suo caso in maniera esplosiva: all'età di dieci anni, infatti, fu testimone della morte della sua migliore amica, Annie Richardson, travolta da un'auto e morta fra le sue braccia; Jean fu investita da tutto il dolore e la sofferenza dell'amica e, traumatizzata da questo insieme di emozioni e dai suoi nascenti poteri, fu inviata in cura dal professor Xavier, con il compito di aiutarla nel controllo dei suoi doni. Durante una delle loro sedute con Cerebro, Jean riuscì a sentire, all'interno dell'orfanotrofio in cui era ospitato, un giovane e disperato Scott Summers e tramite i suoi poteri ne toccò la mente in modo da lasciare un suo ricordo. Realizzando che la giovane non sarebbe stata in grado di gestire l'elevato potenziale della sua mutazione, Xavier bloccò telepaticamente i suoi poteri facendo in modo che si sviluppassero naturalmente.
Marvel Girl
All'età di tredici anni, Jean sviluppò un buon controllo telecinetico e durante l'adolescenza fu inviata alla Xavier's School for Gifted Youngsters, entrando così nella prima formazione degli X-Men. Unica ragazza del gruppo, assunto il nome in codice di Marvel Girl, si innamorò del leader Scott Summers, alias Ciclope, con il quale generò un fortissimo legame telepatico, e si scontrò per la primissima volta con il mutante Magneto ed in seguito con nemici sempre più potenti come la Confraternita dei Mutanti Malvagi, il Fenomeno e le Sentinelle.
All'età di tredici anni, Jean sviluppò un buon controllo telecinetico e durante l'adolescenza fu inviata alla Xavier's School for Gifted Youngsters, entrando così nella prima formazione degli X-Men. Unica ragazza del gruppo, assunto il nome in codice di Marvel Girl, si innamorò del leader Scott Summers, alias Ciclope, con il quale generò un fortissimo legame telepatico, e si scontrò per la primissima volta con il mutante Magneto ed in seguito con nemici sempre più potenti come la Confraternita dei Mutanti Malvagi, il Fenomeno e le Sentinelle.
Fenice
Quando i primi X-Men furono catturati dall'isola vivente Krakoa, Xavier mise insieme un nuovo team, la cosiddetta Seconda Genesi, con il compito di salvare i membri anziani. Terminata la missione, Jean abbandonò il gruppo, sicuri che le nuove leve avrebbero ben difeso il genere mutante. Tuttavia, anche se contrariata dalla scelta di Scott di rimanere in servizio, non lo diede a vedere, ma anzi rimase in contatto con lui e strinse persino una profonda amicizia con Tempesta, per non parlare dell'attrazione che provò per il canadese Wolverine. Tempo dopo, durante un appuntamento con Scott, Jean, assieme a Wolverine e Banshee, venne rapita dalle Sentinelle e portata a bordo di un'abbandonata piattaforma orbitante S.H.I.E.L.D.. Nel viaggio di ritorno, a bordo di uno shuttle con rotta verso la Terra, gli X-Men vengono investiti da una delle peggiori tempeste magnetiche della storia. Jean, decide allora di mettere al sicuro i compagni nella stiva schermata della navetta e di prendere i comandi, tentando di mantenere l'integrità strutturale dello shuttle attraverso la telecinesi. Lo sforzo di mantenere integra la navicella è, però, al di là delle sue capacità, tanto che i blocchi psichici imposti da Xavier saltano, facendo evolvere il suo potere fino a trasformarla in un essere composto di puro pensiero. Jean sarebbe morta se non fosse stato per l'intervento dell'entità cosmica Fenice che, fondendosi con lei, ne amplificò i poteri. Attraversata l'atmosfera, lo shuttle si schiantò nelle acque di Jamaica Bay, baia ed area naturalistica nel quartiere newyorchese del Queens, nei pressi della foce del fiume Hudson. Utilizzando il proprio potere telecinetico, Jean rimise assieme il proprio corpo ed emerse sana e salva dalle acque solo per svenire tra le braccia di Scott. Dopo un periodo di riabilitazione, durante il quale la sua potenza aumentò di giorno in giorno, finché non arrivò a manipolare telecineticamente la materia a livello atomico, Jean fu dimessa dall'ospedale e si riunì ai compagni, spaventati per le continue evoluzioni dei suoi poteri. Jean continuò la carriera da X-Woman e. abbandonato il nome in codice di Marvel Girl, assunse quello di Fenice, e con le sue nuove capacità fu in grado di risolvere situazioni veramente complesse come contenere telecineticamente la distruzione del Cristallo M'Kraan, che avrebbe comportato la fine del multiverso. Di ritorno sulla Terra e a seguito di uno scontro con Magneto, Jean e Bestia vengono separati dai compagni, credondoli morti. In questo periodo, la ragazza incontrò l'affascinante Jason Wyngarde, che altri non era se non il mutante illusionista Mastermind, affiliato al Club Infernale.
Quando i primi X-Men furono catturati dall'isola vivente Krakoa, Xavier mise insieme un nuovo team, la cosiddetta Seconda Genesi, con il compito di salvare i membri anziani. Terminata la missione, Jean abbandonò il gruppo, sicuri che le nuove leve avrebbero ben difeso il genere mutante. Tuttavia, anche se contrariata dalla scelta di Scott di rimanere in servizio, non lo diede a vedere, ma anzi rimase in contatto con lui e strinse persino una profonda amicizia con Tempesta, per non parlare dell'attrazione che provò per il canadese Wolverine. Tempo dopo, durante un appuntamento con Scott, Jean, assieme a Wolverine e Banshee, venne rapita dalle Sentinelle e portata a bordo di un'abbandonata piattaforma orbitante S.H.I.E.L.D.. Nel viaggio di ritorno, a bordo di uno shuttle con rotta verso la Terra, gli X-Men vengono investiti da una delle peggiori tempeste magnetiche della storia. Jean, decide allora di mettere al sicuro i compagni nella stiva schermata della navetta e di prendere i comandi, tentando di mantenere l'integrità strutturale dello shuttle attraverso la telecinesi. Lo sforzo di mantenere integra la navicella è, però, al di là delle sue capacità, tanto che i blocchi psichici imposti da Xavier saltano, facendo evolvere il suo potere fino a trasformarla in un essere composto di puro pensiero. Jean sarebbe morta se non fosse stato per l'intervento dell'entità cosmica Fenice che, fondendosi con lei, ne amplificò i poteri. Attraversata l'atmosfera, lo shuttle si schiantò nelle acque di Jamaica Bay, baia ed area naturalistica nel quartiere newyorchese del Queens, nei pressi della foce del fiume Hudson. Utilizzando il proprio potere telecinetico, Jean rimise assieme il proprio corpo ed emerse sana e salva dalle acque solo per svenire tra le braccia di Scott. Dopo un periodo di riabilitazione, durante il quale la sua potenza aumentò di giorno in giorno, finché non arrivò a manipolare telecineticamente la materia a livello atomico, Jean fu dimessa dall'ospedale e si riunì ai compagni, spaventati per le continue evoluzioni dei suoi poteri. Jean continuò la carriera da X-Woman e. abbandonato il nome in codice di Marvel Girl, assunse quello di Fenice, e con le sue nuove capacità fu in grado di risolvere situazioni veramente complesse come contenere telecineticamente la distruzione del Cristallo M'Kraan, che avrebbe comportato la fine del multiverso. Di ritorno sulla Terra e a seguito di uno scontro con Magneto, Jean e Bestia vengono separati dai compagni, credondoli morti. In questo periodo, la ragazza incontrò l'affascinante Jason Wyngarde, che altri non era se non il mutante illusionista Mastermind, affiliato al Club Infernale.
Fenice Nera
Sfruttando il dolore e la solitudine della ragazza, Mastermind la convinse di essere Lady Grey, aristocratica Regina Nera del Club e sua amante, ma le difese psichiche di Jean erano difficili da aggirare, e nel frattempo, la giovane si riunì ai suoi redivivi compagni tornando ad essere una supereroina. Inviati a reclutare due nuovi mutanti, Kitty Pryde e Dazzler, gli X-Men caddero nelle grinfie del Club infernale e portati nella loro sede newyorkese dove, attraverso le illusioni di Mastermind e la telepatia di Emma Frost, si riuscì a far credere a Fenice di essere la Regina Nera. Durante la prigionia, Mastermind si accorse del legame telepatico fra Jean e Scott, e affrontando l'uomo in un duello telepatico riuscì a reciderlo. Tuttavia, quando finalmente gli X-Men fuggirono, Jean si libera del controllo di Mastermind, spedendo la sua coscienza ai limiti dell'universo, e corrotta dalla emozioni umane avvia la sua trasformazione in Fenice Nera. Rivoltatasi contro gli X-Men e sconfitti i membri del Club Infernale, vola nello spazio, dove in preda alla follia stermina intere civiltà mandando in nova il sole di quel sistema planetario e cibandosi della sua energia. Tornata sulla Terra e apparentemente di nuovo in possesso delle sue facoltà mentali, Fenice viene rapita da un consiglio di razze aliene presieduto dagli Shi'ar, che la ritengono un pericolo per l'universo. Processata sulla Zona Blu della Luna e condannata a morte dall'amante di Xavier, l'imperatrice Lilandra, dopo uno scontro impari con la Guardia Imperiale nel quale gli X-Men vengono facilmente sconfitti, Jean si convince, infine, della giustizia della tesi degli alieni e decide di suicidarsi, facendo disperdere un frammenti dell'anima di Fenice sulla Terra e lasciando un profondo dolore nei cuori di chi l'aveva amata.
Sfruttando il dolore e la solitudine della ragazza, Mastermind la convinse di essere Lady Grey, aristocratica Regina Nera del Club e sua amante, ma le difese psichiche di Jean erano difficili da aggirare, e nel frattempo, la giovane si riunì ai suoi redivivi compagni tornando ad essere una supereroina. Inviati a reclutare due nuovi mutanti, Kitty Pryde e Dazzler, gli X-Men caddero nelle grinfie del Club infernale e portati nella loro sede newyorkese dove, attraverso le illusioni di Mastermind e la telepatia di Emma Frost, si riuscì a far credere a Fenice di essere la Regina Nera. Durante la prigionia, Mastermind si accorse del legame telepatico fra Jean e Scott, e affrontando l'uomo in un duello telepatico riuscì a reciderlo. Tuttavia, quando finalmente gli X-Men fuggirono, Jean si libera del controllo di Mastermind, spedendo la sua coscienza ai limiti dell'universo, e corrotta dalla emozioni umane avvia la sua trasformazione in Fenice Nera. Rivoltatasi contro gli X-Men e sconfitti i membri del Club Infernale, vola nello spazio, dove in preda alla follia stermina intere civiltà mandando in nova il sole di quel sistema planetario e cibandosi della sua energia. Tornata sulla Terra e apparentemente di nuovo in possesso delle sue facoltà mentali, Fenice viene rapita da un consiglio di razze aliene presieduto dagli Shi'ar, che la ritengono un pericolo per l'universo. Processata sulla Zona Blu della Luna e condannata a morte dall'amante di Xavier, l'imperatrice Lilandra, dopo uno scontro impari con la Guardia Imperiale nel quale gli X-Men vengono facilmente sconfitti, Jean si convince, infine, della giustizia della tesi degli alieni e decide di suicidarsi, facendo disperdere un frammenti dell'anima di Fenice sulla Terra e lasciando un profondo dolore nei cuori di chi l'aveva amata.
Rinascita
Qualche anno dopo, gli Avengers, ritrovarono uno strano bozzolo sul fondo di Jamaica bay e, chiesto a Reed Richards e ai Fantastici Quattro d'investigare, scoprirono alla sua schiusura che esso conteneva una rediviva Jean Grey. La ragazza mostrò di non avere memoria degli aventi successivi alla caduta dello shuttle, perchè dopo il contatto con la Fenice, l'entità duplicò il suo corpo e si fuse con una parte della sua anima, lasciando Jean sopita in un bozzolo rigenerante sul fondo del fiume. Fu difatti la forza Fenice a diventare Fenice Nera, distruggere quel sistema planetario e a suicidarsi. Priva di telepatia, ma con forti poteri telecinetici, Jean contattò il suo amore Scott Summers il quale, durante il periodo in cui fu data per morta, aveva incontrato la pilota Madelyne Pryor, del tutto simile a Jean, e con lei aveva messo su famiglia con la nascita del piccolo Nathan Summers. Ciononostante Ciclope, quando gli giunse la notizia del ritrovamento di Jean, non ci pensò due volte prima di abbandonare moglie e figlio per correre dal suo risorto primo amore e, assieme ad Angelo, Uomo Ghiaccio e Bestia, fondò X-Factor. In seguito Scott, non trovando più la moglie in casa, dedusse che Madelyne lo aveva lasciato, mentre in realtà la donna era stata rapita assieme al figlio dai Marauders di Sinistro, responsabile della sua clonazione dal DNA di Jean Grey per poterlo poi fondere con quello di Summers e dare così vita ad un mutante di livello superiore. Gli X-Men, tuttavia, riuscirono nell'impresa di salvare Madelyne e la portarono con loro in Australia, dove la donna strinse un patto con i demoni della dimensione Limbo e divenne la loro Regina. Tornata a New York City, durante il crossover Inferno decise di sacrificare il figlio per aprire le porte del Limbo, ma quando vide Jean decise di collegarsi telepaticamente a lei nella speranza che il suo suicidio portasse anche la rivale alla morte. Jean sopravvisse e, riunite le coscienze di Madelyne e del frammento di Fenice, che in sua assenza si era legata al corpo del clone, acquistò tutti i ricordi delle due. Jean riacquistò poi la telepatia grazie all'opera del malvagio Psynapse ed entrò, quindi, nel Gold Team guidato da Tempesta, quando X-Factor venne sciolta ed i suoi membri riconfluirono fra le file degli X-Men.
Qualche anno dopo, gli Avengers, ritrovarono uno strano bozzolo sul fondo di Jamaica bay e, chiesto a Reed Richards e ai Fantastici Quattro d'investigare, scoprirono alla sua schiusura che esso conteneva una rediviva Jean Grey. La ragazza mostrò di non avere memoria degli aventi successivi alla caduta dello shuttle, perchè dopo il contatto con la Fenice, l'entità duplicò il suo corpo e si fuse con una parte della sua anima, lasciando Jean sopita in un bozzolo rigenerante sul fondo del fiume. Fu difatti la forza Fenice a diventare Fenice Nera, distruggere quel sistema planetario e a suicidarsi. Priva di telepatia, ma con forti poteri telecinetici, Jean contattò il suo amore Scott Summers il quale, durante il periodo in cui fu data per morta, aveva incontrato la pilota Madelyne Pryor, del tutto simile a Jean, e con lei aveva messo su famiglia con la nascita del piccolo Nathan Summers. Ciononostante Ciclope, quando gli giunse la notizia del ritrovamento di Jean, non ci pensò due volte prima di abbandonare moglie e figlio per correre dal suo risorto primo amore e, assieme ad Angelo, Uomo Ghiaccio e Bestia, fondò X-Factor. In seguito Scott, non trovando più la moglie in casa, dedusse che Madelyne lo aveva lasciato, mentre in realtà la donna era stata rapita assieme al figlio dai Marauders di Sinistro, responsabile della sua clonazione dal DNA di Jean Grey per poterlo poi fondere con quello di Summers e dare così vita ad un mutante di livello superiore. Gli X-Men, tuttavia, riuscirono nell'impresa di salvare Madelyne e la portarono con loro in Australia, dove la donna strinse un patto con i demoni della dimensione Limbo e divenne la loro Regina. Tornata a New York City, durante il crossover Inferno decise di sacrificare il figlio per aprire le porte del Limbo, ma quando vide Jean decise di collegarsi telepaticamente a lei nella speranza che il suo suicidio portasse anche la rivale alla morte. Jean sopravvisse e, riunite le coscienze di Madelyne e del frammento di Fenice, che in sua assenza si era legata al corpo del clone, acquistò tutti i ricordi delle due. Jean riacquistò poi la telepatia grazie all'opera del malvagio Psynapse ed entrò, quindi, nel Gold Team guidato da Tempesta, quando X-Factor venne sciolta ed i suoi membri riconfluirono fra le file degli X-Men.
Matrimonio
Quando Scott propose a Jean di sposarlo, inizialmente la donna declinò l'offerta poiché gravata dai ricordi di Madelyne. Sentendosi garantire dal fidanzato che l'avrebbe aspettata fino a quando non fosse stata pronta, poco tempo dopo fu la stessa Jean a fargli la proposta, seguita a breve dal matrimonio. Durante la luna di miele Jean viene catapultata duemila anni nel futuro insieme al marito, in un'epoca governata da Apocalisse, dove i due alleveranno il piccolo Nathan Summers per una decina d'anni in modo da farlo crescere come uno dei leader della resistenza, per poi sconfiggere il malvagio e tornare indietro nel tempo adottando il nome di Cable. Jean decide poi d'indossare di nuovo i panni di Fenice, poichè in possesso di una parte del suo potere e per redimere il nome dell'entità cosmica. Durante la battaglia con Apocalisse, Ciclope decide di fondersi con lo spirito del malvagio, diventandone il nuovo ospite, e scompare creduto morto da tutti. Avvertendo però che il suo amato Scott era ancora vivo all'interno di Apocalisse, Jean, aiutata da Cable, partì alla sua ricerca. Grazie alla sua telepatia riuscì a separare l'essenza del marito da quella di Apocalisse e a ricondurre un'ormai diverso, ma corrotto, Scott Summers allo Xavier Institute.
Quando Scott propose a Jean di sposarlo, inizialmente la donna declinò l'offerta poiché gravata dai ricordi di Madelyne. Sentendosi garantire dal fidanzato che l'avrebbe aspettata fino a quando non fosse stata pronta, poco tempo dopo fu la stessa Jean a fargli la proposta, seguita a breve dal matrimonio. Durante la luna di miele Jean viene catapultata duemila anni nel futuro insieme al marito, in un'epoca governata da Apocalisse, dove i due alleveranno il piccolo Nathan Summers per una decina d'anni in modo da farlo crescere come uno dei leader della resistenza, per poi sconfiggere il malvagio e tornare indietro nel tempo adottando il nome di Cable. Jean decide poi d'indossare di nuovo i panni di Fenice, poichè in possesso di una parte del suo potere e per redimere il nome dell'entità cosmica. Durante la battaglia con Apocalisse, Ciclope decide di fondersi con lo spirito del malvagio, diventandone il nuovo ospite, e scompare creduto morto da tutti. Avvertendo però che il suo amato Scott era ancora vivo all'interno di Apocalisse, Jean, aiutata da Cable, partì alla sua ricerca. Grazie alla sua telepatia riuscì a separare l'essenza del marito da quella di Apocalisse e a ricondurre un'ormai diverso, ma corrotto, Scott Summers allo Xavier Institute.
Requiem
Dovuti ai doveri di Jean come direttrice dello Xavier Institute e alla fusione di Scott con Apocalisse, fra i due nacquero seri problemi di coppia che divennereo una vera e propria frattura quando il marito cominciò ad apparire sempre più distante e a rifiutarsi di condividere il letto. Mentre Jean era in visita alle varie X-Corporation sparse per il globo, al fine di salvare il matrimonio, Scott si rivolse alla psicologa e terapeuta sessuale Emma Frost, che sfruttò la situazione per intromettersi fra i due e cominciare una relazione telepatica con il paziente. Scoperta la scappatella del marito, che si giustificò dicendo che in fondo erano solo pensieri e che mai nulla di fisico era accaduto con Emma, Jean si scagliò contro la rivale accusandola di aver sfruttato la debolezza e la confusione di Scott e, rilasciato il potere di Fenice sulla sua mente, andò a fare un giro fra i suoi ricordi più dolorosi, riportando a galla antichi rancori e tristezze che la bionda telepate aveva creduto dimenticati. Più tardi, ingannata da Xorn, Fenice corse in aiuto di Wolverine, intrappolato su ciò che rimaneva dell'orbitante colonia spaziale conosciuta come Asteroide M. Incapacitati alla fuga e con ormai poche speranze di sopravvivere, Wolverine uccise Jean su sua esplicita richiesta, poiché timorosa di trasformarsi in Fenice Nera. Prossimi alla morte perché in rotta di collisione col Sole, la coscienza di Fenice emerse dalla psiche di Jean e salvò entrambi i mutanti riportandoli sulla Terra, dove Xorn, nei panni di Magneto, aveva incanalato una gigantesca quantità di energia elettromagnetica che non esitò a trasferire nel corpo di Jean, procurandole un letale infarto di potenza planetaria. Spirando tra le braccia di Scott, Jean lo esortò a vivere.
Dovuti ai doveri di Jean come direttrice dello Xavier Institute e alla fusione di Scott con Apocalisse, fra i due nacquero seri problemi di coppia che divennereo una vera e propria frattura quando il marito cominciò ad apparire sempre più distante e a rifiutarsi di condividere il letto. Mentre Jean era in visita alle varie X-Corporation sparse per il globo, al fine di salvare il matrimonio, Scott si rivolse alla psicologa e terapeuta sessuale Emma Frost, che sfruttò la situazione per intromettersi fra i due e cominciare una relazione telepatica con il paziente. Scoperta la scappatella del marito, che si giustificò dicendo che in fondo erano solo pensieri e che mai nulla di fisico era accaduto con Emma, Jean si scagliò contro la rivale accusandola di aver sfruttato la debolezza e la confusione di Scott e, rilasciato il potere di Fenice sulla sua mente, andò a fare un giro fra i suoi ricordi più dolorosi, riportando a galla antichi rancori e tristezze che la bionda telepate aveva creduto dimenticati. Più tardi, ingannata da Xorn, Fenice corse in aiuto di Wolverine, intrappolato su ciò che rimaneva dell'orbitante colonia spaziale conosciuta come Asteroide M. Incapacitati alla fuga e con ormai poche speranze di sopravvivere, Wolverine uccise Jean su sua esplicita richiesta, poiché timorosa di trasformarsi in Fenice Nera. Prossimi alla morte perché in rotta di collisione col Sole, la coscienza di Fenice emerse dalla psiche di Jean e salvò entrambi i mutanti riportandoli sulla Terra, dove Xorn, nei panni di Magneto, aveva incanalato una gigantesca quantità di energia elettromagnetica che non esitò a trasferire nel corpo di Jean, procurandole un letale infarto di potenza planetaria. Spirando tra le braccia di Scott, Jean lo esortò a vivere.
L'ultimo canto di Fenice
Nella miniserie L'ultimo canto di Fenice, gli Shi'ar fanno risorgere prematuramente la forza Fenice nella speranza di distruggerla quando era ancora debole. Fallita l'impresa, Fenice torna sulla Terra dove riesumata Jean si fonde nuovamente con lei, rivelando che le due sono una cosa sola: mai un altro essere riuscirà a fondersi tanto perfettamente con la Fenice quanto Jean. Terrorizzati dal ritorno della donna, gli X-Men ingaggiano uno scontro con lei al Polo Nord, nuovo luogo di riposo di Jean dopo aver ripreso il controllo del suo corpo. Intrappolata ora nel corpo di Emma, Fenice può finalmente godere del nutrimento offerto dai raggi ottici di Ciclope, unica ragione del suo ritorno sulla Terra, fino a quando gli Shi'ar non interrompono l'interludio, costringendo una sempre più stanca Emma a rigettare la Fenice, che torna così nel corpo di Jean. Corrotta nuovamente dalle emozioni umane, Fenice Nera è pronta a bruciare e a purificare il mondo, ma Emma riesce a far sentire alla donna tutto l'amore che i suoi amici X-Men provano per lei. Riacquistato l'equilibrio fra il proprio spirito e Fenice, Jean sventa trasformatasi nella Fenice Bianca, torna all'interno della Stanza Incandescente (luogo dove riposano le essenze che nel corso dei lunghi cicli dell'universo sono stati in contatto con la Fenice), per rimettere assieme tutti i frammenti della sua anima e poter ritornare finalmente integra.
Nella miniserie L'ultimo canto di Fenice, gli Shi'ar fanno risorgere prematuramente la forza Fenice nella speranza di distruggerla quando era ancora debole. Fallita l'impresa, Fenice torna sulla Terra dove riesumata Jean si fonde nuovamente con lei, rivelando che le due sono una cosa sola: mai un altro essere riuscirà a fondersi tanto perfettamente con la Fenice quanto Jean. Terrorizzati dal ritorno della donna, gli X-Men ingaggiano uno scontro con lei al Polo Nord, nuovo luogo di riposo di Jean dopo aver ripreso il controllo del suo corpo. Intrappolata ora nel corpo di Emma, Fenice può finalmente godere del nutrimento offerto dai raggi ottici di Ciclope, unica ragione del suo ritorno sulla Terra, fino a quando gli Shi'ar non interrompono l'interludio, costringendo una sempre più stanca Emma a rigettare la Fenice, che torna così nel corpo di Jean. Corrotta nuovamente dalle emozioni umane, Fenice Nera è pronta a bruciare e a purificare il mondo, ma Emma riesce a far sentire alla donna tutto l'amore che i suoi amici X-Men provano per lei. Riacquistato l'equilibrio fra il proprio spirito e Fenice, Jean sventa trasformatasi nella Fenice Bianca, torna all'interno della Stanza Incandescente (luogo dove riposano le essenze che nel corso dei lunghi cicli dell'universo sono stati in contatto con la Fenice), per rimettere assieme tutti i frammenti della sua anima e poter ritornare finalmente integra.
Poteri e abilità
Jean Grey è una mutante dotata di telepatia e telecinesi. Queste abilità, durante la sua storia, si sono naturalmente evolute sino al limite estremo rendendola una mutante di livello omega. Con l'aggiunta del legame che condivide con l'entità cosmica Fenice, che le ha conferito poteri divini, il potenziale di Jean è ormai illimitato. Può contare su diversi poteri psionici, telepatici, telecinetici, oltre che su pirocinesi, manipolazione di materia, energia, forme di vita, tempo e spazio, linee temporali future o passate. Durante le sue prime apparizioni, manifestò unicamente i suoi poteri telecinetici, mentre quelli telepatici comparvero solo successivamente: inizialmente, la mutante affermò che erano frutto della condivisione di una parte dei poteri mentali di Xavier, ma successivamente si venne a sapere che questi erano preesistenti e semplicemente bloccati dall'uomo, per far sì che non disturbassero, incontrollati, la psiche della ragazza. Considerata una delle menti telepatiche più potenti della Terra, se non la più potente, quando si fuse con la Fenice Jean eleva le proprie abilità telepatiche all'ennesimo livello ed è capace di leggere, influenzare, controllare e comunicare con le menti altrui, per non parlare della capacità di proiettare se stessa ed altri sul piano astrale e rilasciare onde telepatiche in grado di tramortire o addirittura uccidere l'avversario. Nonostante il suo pieno controllo del piano mentale, è anche in grado di influenzare quello fisico, ingannando i sensi, alterando le funzioni fisiche o addirittura le mutazioni altrui. Oltre che con gli esseri umani, la si è vista comunicare anche con moltissimi animali, cosa che la rende una telepate quasi unica nel suo genere. Come se ciò non bastasse, Jean è dotata di una memoria eidetica, che le permette di ricordare quasi tutto ciò che percepiscono i suoi sensi. Come quelli telepatici, anche i suoi poteri telecinetici si sono sviluppati fino al loro limite estremo, permettendole di fare, disfare, manipolare, creare, distruggere, alterare, comporre e scomporre praticamente qualsiasi cosa. Esperta nelle viarianti micro e macrocinesi, e nell'uso difensivo e offensivo, Jean utilizza anche il proprio potere per velocizzare le particelle atomiche attorno a lei tanto da farle surriscaldare e prendere fuoco in modo da creare l'immagine di una fenice. Dopo che scambiò temporaneamente i suoi poteri con Psylocke, non riuscì più ad accedere alla telecinesi, ma in compenso la telepatia crebbe a livelli inverosimili, tanto che riuscì a manifestarla sia con le sembianze di un uccello di fuoco i cui artigli potevano creare danni fisici e psichici, che con un marchio a forma di fenice attorno all'occhio. Dopo che Fenice si manifestò nuovamente in lei, ricreò la sua mutazione telecinetica e la fece evolvere fino ai suoi limiti estremi.
Jean Grey è una mutante dotata di telepatia e telecinesi. Queste abilità, durante la sua storia, si sono naturalmente evolute sino al limite estremo rendendola una mutante di livello omega. Con l'aggiunta del legame che condivide con l'entità cosmica Fenice, che le ha conferito poteri divini, il potenziale di Jean è ormai illimitato. Può contare su diversi poteri psionici, telepatici, telecinetici, oltre che su pirocinesi, manipolazione di materia, energia, forme di vita, tempo e spazio, linee temporali future o passate. Durante le sue prime apparizioni, manifestò unicamente i suoi poteri telecinetici, mentre quelli telepatici comparvero solo successivamente: inizialmente, la mutante affermò che erano frutto della condivisione di una parte dei poteri mentali di Xavier, ma successivamente si venne a sapere che questi erano preesistenti e semplicemente bloccati dall'uomo, per far sì che non disturbassero, incontrollati, la psiche della ragazza. Considerata una delle menti telepatiche più potenti della Terra, se non la più potente, quando si fuse con la Fenice Jean eleva le proprie abilità telepatiche all'ennesimo livello ed è capace di leggere, influenzare, controllare e comunicare con le menti altrui, per non parlare della capacità di proiettare se stessa ed altri sul piano astrale e rilasciare onde telepatiche in grado di tramortire o addirittura uccidere l'avversario. Nonostante il suo pieno controllo del piano mentale, è anche in grado di influenzare quello fisico, ingannando i sensi, alterando le funzioni fisiche o addirittura le mutazioni altrui. Oltre che con gli esseri umani, la si è vista comunicare anche con moltissimi animali, cosa che la rende una telepate quasi unica nel suo genere. Come se ciò non bastasse, Jean è dotata di una memoria eidetica, che le permette di ricordare quasi tutto ciò che percepiscono i suoi sensi. Come quelli telepatici, anche i suoi poteri telecinetici si sono sviluppati fino al loro limite estremo, permettendole di fare, disfare, manipolare, creare, distruggere, alterare, comporre e scomporre praticamente qualsiasi cosa. Esperta nelle viarianti micro e macrocinesi, e nell'uso difensivo e offensivo, Jean utilizza anche il proprio potere per velocizzare le particelle atomiche attorno a lei tanto da farle surriscaldare e prendere fuoco in modo da creare l'immagine di una fenice. Dopo che scambiò temporaneamente i suoi poteri con Psylocke, non riuscì più ad accedere alla telecinesi, ma in compenso la telepatia crebbe a livelli inverosimili, tanto che riuscì a manifestarla sia con le sembianze di un uccello di fuoco i cui artigli potevano creare danni fisici e psichici, che con un marchio a forma di fenice attorno all'occhio. Dopo che Fenice si manifestò nuovamente in lei, ricreò la sua mutazione telecinetica e la fece evolvere fino ai suoi limiti estremi.
Come Fenice, Jean è stata in grado di ricevere, assorbire, incanalare, preservare, creare e distruggere qualsiasi tipo di energia vitale presente nel multiverso, oltre ad utilizzare tale energia per far rivivere, morire e curare se stessa o altri individui. Fenice, inoltre, le garantisce innumerevoli altri poteri che esulano dalla sua mutazione come, la manipolazione di materia a livello atomico, di energia elettromagnetica e cosmica su scala universale, il volo nello spazio aperto, l'apertura di varchi tra una galassia e l'altra, la sopravvivenza in qualsiasi tipo d'atmosfera e non ultimo un particolare tipo di pirocinesi definito come cosmico. Tale dote le permette di creare, manipolare e controllare un tipo di fuoco che non ha bisogno di ossigeno per bruciare e può essere evocato anche in ambienti gelidi, umidi o addirittura sott'acqua. Utilizzato principalmente sotto forma di rapace, questo fuoco, provoca dolore sia sul piano mentale che su quello fisico, e brucia tutto ciò che non funziona. Come effetto collaterale, però, Jean prova ciò che viene definito come Manifestazione della Fenice, vale a dire che riesce a percepire quando un oggetto sotto l'influsso della sua telecinesi, viene toccato, sfiorato o urtato da un altro individuo. Benché inizialmente si pensasse che tali poteri fossero solo in prestito, poiché uno fra i tanti ospiti di Fenice, è stato rivelato, invece, che Jean e l'entità cosmica sono un unico essere, vera reincarnazione l'una dell'altra, altrimenti non sarebbe stata possibile la trasformazione in Fenice Bianca della Corona. Come più alta manifestazione del potere cosmico, Jean/Fenice può manipolare, controllare, creare e distruggere intere linee spazio-temporali.
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