26 ottobre 2013

Robert Kelly

Robert Kelly era un personaggio dei fumetti, creato da Chris Claremont (testi) e John Byrne (testi e disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avvenne su Uncanny X-Men n. 133 (maggio 1980). Kelly era un famoso senatore degli Stati Uniti d'America, caratterizzato da una fortissima avversione per i mutanti, che sconfinò più di una volta in un insano ed insensato odio razziale.



Biografia

Il senatore Robert Kelly apparve brevemente durante una riunione sociale ospitata dal Club Infernale, dove un'illusione proiettata dal criminale mutante Mastermind fece credere che egli avesse assistito ad un attacco degli X-Men contro una folla di persone indifese. Kelly divenne quindi il principale sostenitore del "Mutant Control Act" e del conseguente progetto Rinascita, volto a creare un programma governativo aggiornato di robot Sentinella che avrebbero aiutato a rintracciare e, se necessario, trattenere o uccidere, i mutanti più violenti della società. Il senatore ha giocato un ruolo centrale nella trama della famosa saga "Giorni di un futuro passato", che ruotava intorno al tentativo di Mystica e della sua Confraternita dei mutanti malvagi di assassinare Kelly, provocando così inavvertitamente il realizzarsi di un futuro distopico dove i mutanti saranno cacciati e quasi totalmente eliminati dalle Sentinelle, le quali si sarebbero poi ribellate ai loro creatori umani prendendo così la supremazia sulla razza umana. In quell'occasione venne salvato dagli X-Men, che impedirono così anche il verificarsi del tremendo futuro nella loro linea temporale.


Robert Kelly era sposato con Sharon, un'ex cameriera che lavorava nel Club Infernale. Sharon venne in seguito uccisa dal gigantesco robot caccia-mutanti conosciuto come MasterMold, durante una battaglia fra quest'ultimo e Rogue; questo lutto doloroso incitò ulteriormente la posizione di Robert contro i mutanti. Kelly rimase così un attivista anti-mutante negli anni seguenti, ma lentamente la sua posizione divenne sempre più aperta e tollerante nei confronti della popolazione dotata del gene X, specie quando impedì al programma Operazione: Zero Tolerance di Bastion di perpetrare ulteriori violenze contro i mutanti, facendolo arrestare dallo S.H.I.E.L.D. 

Durante la sua successiva campagna elettorale alla presidenza degli Stati uniti, sembrò che Kelly avesse intenzione di riaprire una nuova campagna di odio razziale contro gli homo superior, tanto che Mystica assemblò una nuova Confraternita per assassinarlo prima che potesse essere eletto. Gli X-Men si organizzarono per difendere la vita del senatore, poichè un gesto violento contro di lui da parte della Confraternita non avrebbe fatto altro che inasprire ulteriormente il divario fra uomo e mutante. Cable entrò così sotto mentite spoglie a far parte del suo staff, rivelando poi la sua presenza e quella degli X-Men ad un comizio in cui Blob, Lady Mastermind, Post e Valanga tentarono l'omicidio del senatore. Dopo che la sua vita fu salvata da Pyro (ex membro della Confraternita infettato dal Virus Legacy), Kelly rivedette completamente le sue posizioni ostili, e promise a Cable di iniziare a lavorare per migliorare i rapporti fra umani e mutanti se fosse stato eletto alla Casa Bianca. 


Qualche ora dopo Robert Kelly fu però assassinato dall'attivista anti-mutante Alan Lewis, che in seguito alle ultime dichiarazioni pro-mutanti, ritenne che il senatore avesse tradito la loro causa anti-mutante. Egli morì ferito da alcuni colpi di pistola tra le braccia di Cable, che si rese conto troppo tardi del pericolo corso da Kelly, essendo stato impegnato sul piano astrale per aiutare Jean Grey e il professor Xavier. Qualche tempo dopo lo stesso Cable fu accusato di aver manipolato la mente di Alan Lewis per indurlo a sparare al senatore, ma era tutto un inganno orchestrato dalla Sorellanza mutante, per allontanarlo dagli X-Men e rovinare la sua reputazione pubblica.

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