1 ottobre 2013

Moira MacTaggart

Moira Kinross MacTaggart (scritto anche MacTaggert) è un personaggio dei fumetti Marvel Comics, creato da Chris Claremont (testi) e Dave Cockrum (disegni), apparsa per la prima volta in Uncanny X-Men n.96 (dicembre 1975).






Pur non avendo nessun superpotere, è una scienziata di fama mondiale, dotata di grande intelligenza ed esperienza come genetista e vincitrice del Premio Nobel, oltre che un'alleata di lungo corso del gruppo mutante degli X-Men. La Dottoressa MacTaggart è uno dei principali personaggi non mutanti presenti nella saga degli X-Men, ed è nota tra l'altro per essere stata una delle prime fiamme di Charles Xavier, oltre che amante per lungo tempo dell'X-Man Banshee.







Biografia

Origini
Nata in un’importante famiglia nobile scozzese, Moira Kinross fu una delle maggiori autorità mondiali nello studio della mutazione umana, che le valse il Premio Nobel. Ebbe una relazione sentimentale con Charles Xavier, mentre svolgevano entrambi il dottorato all’Università di Oxford. Dopo che Xavier fu arruolato nell’esercito americano, Moira venne meno alla sua promessa di fedeltà e sposò l’ufficiale dei Royal Marines britannici Joseph MacTaggart. Il matrimonio si rivelò un completo fallimento, e quando il marito la percosse e abusò di lei, Moira si separò da Joseph, tenendogli segreta la sua gravidanza. In seguito, Moira fondò un centro ricerche sull'Isola di Muir, al largo delle coste scozzesi, anche per proteggere e curare il figlio Kevin quando questi sviluppò il potere mutante di alterare la realtà, insieme ad una grave forma di psicosi. Molto prima della nascita degli X-Men, Moira aiutò Xavier a costruire Cerebro e ad insegnare alla giovane Jean Grey a controllare le sue devastanti abilità mutanti. Tra i pochi esseri umani simpatizzanti per la causa dei mutanti, salvò la giovane Rahne Sinclair da un tentativo di linciaggio da parte della folla e accolse Cable (Nathan Summers, il figlio di Ciclope) appena arrivato dal futuro.

X-Men
Moira fece il suo primo incontro con gli X-Men quando si presentò nei panni di governante, con il compito di occuparsi della base mentre la squadra era in missione. Subito palesò il suo sentimento per Banshee, e i due iniziarono una relazione che durò, tra fasi alterne, per il resto della loro vita. Si trovò poi in una posizione difficile a causa dello scontro fra gli X-Men e il figlio Proteus, che trovò la morte per mano di Colosso. Anche se Banshee riuscì a convincere Moira a non clonare Proteus, la donna tuttavia conservò il suo patrimonio genetico. Inoltre aiutò Magneto, dopo che fu trasformato in un bambino, a recuperare il suo patrimonio genetico, tentando anche, senza successo, una sua improbabile redenzione. Dopo aver scoperto che la figlia adottiva Rahne era anch’essa una mutante, Moira convinse un riluttante Xavier ad aprire la scuola ad una nuova generazione di giovani mutanti, evento che diede inizio alle avventure dei Nuovi Mutanti. In quel periodo fu un supporto medico costante sia per gli X-Men che per i Nuovi Mutanti, aiutando anche Xavier a riacquistare temporaneamente l'uso delle gambe.

L'isola Muir
Quandò sembrò che tutta la squadra degli X-Men fosse stata annientata in seguito allo scontro con L'Avversario, Moira formò, con Banshee, Forge e Polaris una nuova squadra mutante con base all’Isola di Muir, in Scozia. In quel periodo, in cui fu di fatto il leader del gruppo, il suo comportamento divenne imprevedibile e stranamente duro ed intransigente. Successivamente si scoprì che l’intera isola era sotto il controllo mentale del Re delle Ombre, e i mutanti dell'isola si confrontarono con gli altri X-Men, prima che Xavier li liberasse tutti dall'influenza del malvagio. Il tentativo di Moira di influenzare la volontà di Magneto scatenò le ire di quest’ultimo, che, dopo averla imprigionata, la condusse sull'Asteroide M, e la costrinse a forzare alcuni X-Men a tradire la loro causa e a ribellarsi contro gli ex-compagni. Sebbene si scoprì in seguito che la procedura di controllo della volontà di Magneto era stata inefficace, e che il signore del magnetismo aveva sempre agito secondo le sue intenzioni, Moira, sconvolta per i suoi errori e per aver tradito la fiducia dei suoi amici, lasciò gli X-Men, inseguita dall’amato Banshee.

Excalibur
Quando il virus Legacy di Stryfe (il clone malvagio di Cable) iniziò a mietere vittime tra la popolazione mutata di Genosha, Moira offrì il suo aiuto e la sua esperienza come genetista. Di ritorno a New York, scoprì che il virus stava iniziando a mietere vittime tra i mutanti, tra cui la giovane Illyana Rasputin. Assieme ad Henry McCoy (Bestia) fu una delle protagoniste della ricerca per una possibile cura al virus, che aveva nel frattempo infettato anche lei. In questo periodo tornò a lavorare sull'isola di Muir, e fece parte del gruppo mutante Excalibur, che aveva stabilito la sua nuova base operativa sull'isola. 

La morte
Quando finalmente la cura fu scoperta, la terrorista Mystica tentò di manipolare le ricerche di Moira in modo che il virus colpisse soltanto gli esseri umani. Mystica, con l’aiuto di Sabretooth e Toad, distrusse il laboratorio di Moira e ferì mortalmente la genetista. Nonostante i tentativi di rianimarla di Alfiere, Wolverine e soprattutto di Rogue, Moira morì sul Blackbird degli X-Men in volo verso gli Stati Uniti. Proiettando la sua coscienza tra le braccia dell’ex-amante Charles Xavier, Moira riuscì però a trasferire telepaticamente al professor X le informazioni sulla cura del virus, che nelle settimane successive fu messa a punto da Bestia. Anni dopo una sua proiezione astrale è apparsa, come parte della coscienza di Xaver, durante la ricostruzione di Genosha ad opera di quest'ultimo, e poi in compagnia di Banshee fra le rovine del centro ricerche di Muir.

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